Ascolta la versione audio dell’articolo5′ di letturaCresce la preoccupazione in merito al vaiolo delle scimmie. Nei giorni scorsi l’Oms ha dichiarato l’emergenza sanitaria globale a causa dell’impennata dei casi registrati nella Repubblica Democratica del Congo quest’anno (oltre 15.600 casi e 537 decessi, superando il totale dello scorso anno) e dell’allargamento dell’epidemia a numero crescente di Paesi africani. E dopo che la Svezia ha segnalato il primo caso della variante più contagiosa e pericolosa. Il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc) ha affermato che è “altamente probabile” che l’Unione europea registri più casi importati di vaiolo delle scimmie attualmente “in circolazione in Africa”. Tuttavia, prosegue l’Ecdc nella nota pubblicata sul suo sito, “la probabilità di una trasmissione sostenuta in Europa è molto bassa a condizione che i casi importati vengano diagnosticati rapidamente e vengano implementate misure di controllo”. Identificato per la prima volta nel 1970 nei villaggi rurali delle zone delle foreste pluviali dell’Africa centrale e occidentale, quando invece il vaiolo era nelle fasi finali dell’eradicazione, il virus del vaiolo delle scimmie (Mpox) continua a mutare. Ma vediamo nel dettaglio cosa c’è da sapere attraverso dieci domande e risposteQual è la situazione in Italia?In Italia la situazione epidemiologica è attualmente “sotto controllo” in quanto “non sono stati accertati casi del nuovo ceppo (clade I) di Mpox”, ha dichiarato Mara Campitiello, capo del Dipartimento della Prevenzione del Ministero della Salute. I casi attualmente descritti in Italia non sono stati gravi ma hanno necessitato di monitoraggio clinico. Negli ultimi 2 mesi in Italia, emerge dall’ultimo bollettino del ministero della Salute, si sono verificati 9 nuovi casi: 2 in Friuli Venezia Giulia, 1 in Lombardia e 6 in Veneto. A partire da maggio 2022, quando in Italia è stato riscontrato il primo caso di infezione, nel nostro Paese sono stati confermati 1.056 contagi, 262 dei quali collegati a viaggi all’estero. Quasi la metà dei casi (441) sono stati registrati in Lombardia. Seguono il Lazio (169) e l’Emilia Romagna (97). Come avvenuto nel resto del mondo, la grande maggioranza dei contagi (1.040) ha riguardato persone di sesso maschile. È 37 anni l’età mediana con un range che va dai 14 ai 71 anni.Loading…Come avviene il contagio?La trasmissione avviene per contatto con saliva, secrezioni delle vie respiratorie superiori (muco e moccio) e fluidi corporei; sesso orale, vaginale o anale; contatto di oggetti, tessuti o superfici che non sono state disinfettate dopo l’uso da parte di persone affette da Mpox (biancheria, asciugamani, superfici). Le donne incinte con Mpox possono trasmettere il virus al feto durante la gravidanza o al neonato durante o dopo il parto. Il virus è salito alla ribalta nel maggio 2022, quando un nuovo ceppo meno letale chiamato clade II si è diffuso in tutto il mondo, colpendo soprattutto uomini gay e bisessuali. Nel luglio 2022 l’Oms ha dichiarato l’emergenza sanitaria pubblica internazionale che è durata fino al maggio 2023. Un ceppo molto aggressivo dell’agente patogeno, la variante Clade I, ha acquisito dal novembre 2013 un’elevata capacità di trasmettersi da uomo a uomo. A differenza dei precedenti focolai nel Paese centroafricano, il nuovo ceppo è stato in parte trasmesso per via sessuale, anche tra eterosessuali, hanno dichiarato i ricercatori. Ma è stata registrata anche la diffusione attraverso contatti non sessuali tra persone, compresi i bambini che giocano insieme a scuola. La maggior parte dei decessi in Congo ha riguardato bambini sotto i 15 anni e questo indica che in effetti le modalità di trasmissione della malattia potrebbero essere cambiate (contatto stretto e per via respiratoria).Quali sono i sintomi?Mpox si può presentare clinicamente in modo differente: alcune persone presentano sintomi lievi, raramente asintomatiche, altre possono sviluppare sintomi più gravi e quindi necessitare l’ospedalizzazione. Le persone a più alto rischio di malattie gravi o complicanze sono le donne in gravidanza, i bambini e le persone immunocompromesse. I sintomi di Mpox solitamente compaiono 6–13 giorni (fino a 21 giorni) dopo l’infezione. La manifestazione clinica della malattia include: sintomi febbrili generali (febbre, mal di testa, brividi, debolezza fisica, gonfiore dei linfonodi), eruzione cutanea distinta (papula) sulla pelle e piaghe sulla mucosa (ad esempio, nella bocca, nel naso, nella gola o nel tratto digerente), mal di schiena e dolori muscolari. Entro tre giorni dall’insorgenza dei sintomi iniziali, l’eruzione cutanea può diffondersi rapidamente e alla fine trasformarsi in piccole sacche piene di liquido note come vescicole. Se l’eruzione cutanea si diffonde in tutto il corpo, può colpire anche i palmi delle mani e le piante dei piedi.Quanto durano e come si combattono i sintomi?I sintomi in genere durano da due a tre settimane e di solito scompaiono da soli o con cure di supporto, come farmaci per il dolore o la febbre. Il periodo infettivo deve essere considerato a partire dalla comparsa dei primi sintomi fino alla caduta delle croste di tutte le lesioni e la formazione di nuova pelle.