“Tutto secondo cronoprogramma
previsto, il disinnesco dell’ordigno bellico trovato nella zona
del porto di Ancona “è terminato la bomba è in viaggio verso
l’area individuata di mare dove verrà fatta brillare”. A
rassicurare è il prefetto di Ancona Maurizio Valiante. “Mi devo
complimentare con l’esercito quindi in particolare con il Genio
Ferrovieri per la tempistica – ha spiegato durante un punto
stampa in Prefettura – Hanno programmato un tempo di circa 180
minuti ma sono stati bravissimi ad accelerare e quindi non c’è
stata alcuna criticità e questo ovviamente ha consentito
l’accelerazione delle procedure”.
Il prefetto ha spiegato che “la fase dello spolettamento,
quella un po’ più preoccupante è completata e quindi si è
passati ora alla fase 2. L’ordigno è stato consegnato alla
Marina Militare, in particolare al raggruppamento subacqui e
incursori che cureranno poi la fase 3 del brillamento”. Per
questa ultima fase occorreranno circa tre ore”. Emergenza
cessata per la popolazione della zona attigua alle operazioni
“la viabilità è stata già ripristinata e i nuclei familiari che
erano stati evacuati per sicurezza potranno ritornare nelle loro
abitazioni”.
Il vice sindaco Giovanni Zinni, che ha ringraziato la
Prefettura “per il perfetto coordinamento di tutti i soggetti in
campo, e che hanno consentito di non procurare troppi disagi
alla popolazione”. Infatti, ha spiegato Zinni “grazie alla
realizzazione di una camera di compensazione è stato ridotto il
raggio di rischio da una eventuale esplosione dell’ordigno e
questo ha evitato un’evacuazione dei quartieri dei rioni San
Pietro e Guasco”. Dunque “senza particolari disagi si è riusciti
a ripristinare un perfetto stato di sicurezza”. Tutto è andato
secondo programma e “non cì+ stata alcuna criticità – ha
aggiunto il vice prefetto – Avevamo informato la cittadinanza
che questa mattina sarebbe stata una mattina di operazioni e la
viabilità bloccata era inevitabile perchè attigua all’area
portuale”.
L’operazione è stata condotta dal Genio ferrovieri
dell’Esercito e dai palombari del Comsubin della Marina
Militare. Sono intervenute 16 unità tra operatori artificieri e
quelli che hanno realizzato la struttura di contenimento
dell’ordigno. “Questa mattina hanno avuto luogo le operazioni di
despolettamento di un ordigno risalente alla Seconda Guerra
Mondiale – ha spiegato il comandante del genio ferrovieri
dell’Esercito, colonnello Marco Silenzi – Si tratta di una bomba
aerea americana da 500 libbre ritrovata semi esplosa. La parte
posteriore della bomba era già esplosa quindi una delle due
spolette, ha coinvolto circa una metà del corpo bomba”. Questa
mattina “gli operatori dell’esercito hanno rimosso la spoletta
rimanente e hanno immunizzato l’ordigno che poi è stato
consegnato agli operatori della Marina di Militare per un
successivo brillamento in alto mare”.
Brillamento che avverrà entro la mattinata. “Dopo le
operazioni di despollettamento – ha spiegato il capitano di
Fregata del Consubin (palombari della Marina Militare) Mirco
Leonzi – l’ordigno consegnato a noi è stato messo in
galleggiamento a mezz’acqua e attualmente sono in corso
l’operazione di rimorchio verso una zona di brillamento
stabilita dall’ autorità marittima. L’ordigno verrà quindi poi
innescato tramite una carica di circostanza messa vicino e fatto
brillare in totale sicurezza”. Il brillamento “avverrà a circa 7
miglia dalla costa alla profondità di circa 15 metri – ha
spiegato Leonzio – quindi tutto nella massima sicurezza”.
Inoltre “per ridurre l’impatto ambientale facciamo sempre
esplodere una carica prima, molto piccola di ‘riduzione di
impatto ambientale’, per permettere alla fauna ittica di
scappare”.
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