“Nella notte tra il 6 e il 7
agosto, a causa del forte temporale che ha flagellato il
Comelico, abbiamo corso il rischio di perdere la chiesa di
Padola”. Lo rivela oggi don Luigi Del Favero, parroco della
chiesa di San Luca, situata nella piazza della frazione del
comune di Comelico Superiore, in provincia di Belluno.
I danni – riferisce il sacerdote – sono stati causati da un
fulmine che si è abbattuto sulla sacrestia dell’edificio sacro e
vengono definiti ingenti, con la distruzione di impianti
elettrici, la sospensione dell’illuminazione, delle campane,
dell’organo, delle amplificazione e del riscaldamento.
Il fumo che si è sprigionato dalla sacrestia ha danneggiato
gli arredamenti nella stessa. “E’ ferita – scrive don Del Favero
-. L’ondata di interesse che ne è derivato ci conforta.
Innanzitutto quello della diocesi, presente attraverso il
Vescovo e i rappresentanti della Curia che ci stanno assistendo
ed egualmente quello dei parrocchiani e di molti ospiti. Il
silenzio delle campane dispiace. Da qui però potrà nascere, se
lo vogliamo, un nuovo legame con la chiesa: quella materiale e
quella di pietre vive, cioè la comunità credente”, conclude.
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