Ascolta la versione audio dell’articolo2′ di letturaDa sei a otto ore di guida obbligatorie per conquistare la patente di guida di categoria B, quella più diffusa e valida per sedere al volante di automobili e autocarri fino a 3,5 tonnellate. Il ministero delle Infrastrutture e dei trasporti sta studiando l’innalzamento di uno dei requisiti cardine per conquistare il titolo che autorizza alla guida, una previsione che si inserisce nella recente riforma del Codice della strada. La novità è ancora in fase embrionale e al momento esiste solo uno schema con i contenuti di un decreto ministeriale, treno normativo su cui viaggerà il mini-restyling, che però Porta Pia sta valutando.La revisione dei criteri di esame prevede l’inserimento di due ore di guida obbligatorie per il conseguimento del foglio rosa che invece oggi viene rilasciato subito dopo l’esame di teoria; l’automatismo quindi decadrebbe prevedendo per i 18enni (e per tutti coloro alle prese con la conquista del titolo della Motorizzazione) l’obbligo propedeutico di sottoporsi a 120 minuti di pratica al volante prima di ottenere l’autorizzazione provvisoria. La riforma, secondo quanto si apprende, sarebbe frutto di un compromesso tra il ministero e gli operatori del settore che spingono per un’equiparazione delle norme italiane a quelle europee dove l’obbligo di guida per la patente oscilla tra le 10 e le 12 ore. Con l’argomento che in Italia i requisiti sono ridotti all’osso si è tentato di spingere per innalzare di molto le ore di guida previste, un’ipotesi però stoppata dal ministro Salvini poco propenso a inasprire le regole dopo le proteste arrivate sulla riforma del Codice stradale. Di qui il compromesso con l’innalzamento di sole 2 ore di pratica che però, se andranno in porto, peseranno comunque sul conto finale da pagare per ottenere il titolo di guida.Loading…Non c’è pace insomma per gli automobilisti, già alle prese con le importanti modifiche introdotte dal nuovo Codice della strada che ha introdotto un robusto giro di vite per chi guida con il cellulare in mano o qualsiasi altro dispositivo elettronico: qui la riforma ha dettato sanzioni più pesanti con una multa da 250 a mille euro. Ma non solo: alla prima violazione è prevista la sospensione della patente da 15 giorni fino a due mesi. Dopo la prima violazione, nuova stretta: si va da 350 euro fino a 1.400 euro di multa e scatta una sospensione della patente da 1 a 3 mesi. Il Codice ha poi dichiarato guerra alle droghe al volante: a chi risulta positivo al test viene revocata la patente. Tra le novità in chiave di deterrenza c’è anche l’introduzione dell’alcolock, un dispositivo da installare in auto che impedisce l’avvio del motore in caso di rilevamento di un tasso alcolemico superiore a zero.