In Giappone cresce l’ansia tra la
popolazione per il possibile mega terremoto annunciato dalle
autorità dopo la scossa di giovedì di magnitudo 7.1 nel sud del
Paese. Soprattutto dopo la scossa di magnitudo 6.8 che oggi ha
colpito al largo della costa sud-orientale dell’isola russa di
Sachalin, a nord dell’isola giapponese di Hokkaido.
Le autorità giapponesi hanno esortato la popolazione ad
evitare di accumulare scorte mentre oggi si è registrata una
impennata nella richiesta di kit per disastri e beni di prima
necessità. In un supermercato di Tokyo è stato affisso un
cartello che si scusava con i clienti per la carenza di alcuni
prodotti, attribuita a “notizie dei media relative al
terremoto”. Il cartello diceva: “Potenziali restrizioni alle
vendite sono in arrivo”, aggiungendo che l’acqua in bottiglia
era già stata razionata a causa di un approvvigionamento
“instabile”.
Il sito web del gigante giapponese dell’e-commerce Rakuten
mostrava bagni portatili, cibo conservato e acqua in bottiglia
in cima alla lista degli articoli più richiesti. Secondo i media
locali, anche alcuni rivenditori lungo la costa del Pacifico
hanno segnalato una forte richiesta di forniture simili legate
ad un possibile disastro. L’avviso riguarda la “zona di
subduzione” del Nankai Trough tra due placche tettoniche
nell’Oceano Pacifico, dove in passato si sono verificati forti
terremoti.
Il governo giapponese ha stimato che il prossimo grande
terremoto potrebbe colpire nei prossimi 30 anni con una
probabilità del 70% circa. Gli esperti sottolineano tuttavia che
il rischio, pur essendo elevato, è ancora basso.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA