Per chi vuole farsi qualche giorno fuori città per Ferragosto conviene sbrigarsi a prenotare, visto che le strutture ricettive nelle mete più turistiche sono vicine al sold out. Per il ponte del 15-18 agosto, infatti, le strutture ricettive si aspettano circa 14,8 milioni di presenze tra italiani e turisti stranieri; inoltre, le camere disponibili sono ormai poche, in particolare nelle località estive più popolari: il 91% dell’offerta è già prenotato, con una leggera crescita rispetto al 2023.
Dati che provengono dal Centro Studi Turistici di Firenze per Assoturismo Confesercenti, che ha basato l’analisi sui dati delle principali piattaforme di prenotazione online.
Attesi quasi 15 milioni di persone
Secondo il Centro Studi, il turismo di metà agosto sarà trainato dalle destinazioni con una forte attrattiva internazionale, che hanno visto un incremento dell’occupazione delle camere grazie ai visitatori stranieri.
Per le località marittime, il tasso medio di occupazione delle strutture raggiunge il 95%, con un aumento di circa 2 punti rispetto all’anno scorso. Anche le località lacustri vedono un tasso di occupazione del 95%, con un incremento di un punto rispetto al 2023. Le strutture nelle aree rurali e collinari rimangono stabili, così come quelle nelle zone termali, mentre le strutture montane vedono un aumento di 3 punti nel volume delle prenotazioni. Le città d’arte registrano un’occupazione media dell’83%, leggermente superiore all’82% dell’anno precedente, nonostante le alte temperature.
Le tendenze variano a livello regionale. Le regioni del Sud e delle Isole mostrano tassi di occupazione più elevati, mentre le altre aree del Paese si allineano con la media nazionale. In particolare, il Trentino Alto Adige spicca tra le regioni del Nord Est con un tasso di occupazione del 97%. Tra le regioni del Nord Ovest, la Valle d’Aosta e la Liguria raggiungono rispettivamente il 95% e il 97%. Nel Centro Italia, le Marche presentano il valore più alto, mentre tra le regioni del Sud e delle Isole, l’Abruzzo e la Sardegna registrano i tassi di saturazione più elevati.
Tutti questi turisti porteranno un indotto economico non indifferente, secondo le stime di Cna Turismo e Commercio. Oltre 3,7 miliardi di euro sarà il giro d’affari previsto durante il super-ponte dal 12 al 18 agosto, con la maggior parte di questa cifra che sarà generata dai turisti stranieri, con una spesa stimata di circa due miliardi di euro. Leggermente meno invece gli italiani, che spenderanno circa 1,7 miliardi; il fatto che ci siano meno italiani in vacanza è probabilmente dovuto all’inflazione di questi mesi.
Le spese principali riguardano la ricettività, che ammonterà a 1,3 miliardi di euro, di cui il 55% sarà a carico degli stranieri e il 45% degli italiani. Seguono il trasporto, con circa 600 milioni di euro, e la ristorazione, che raggiunge i 570 milioni di euro. Questa cifra per la ristorazione si riferisce solo ai turisti che pernottano fuori casa e non al valore totale della ristorazione. Anche in queste voci, gli stranieri spenderanno di più rispetto agli italiani: oltre 400 milioni per i trasporti, principalmente a causa dell’aumento delle tariffe aeree, e 300 milioni per la ristorazione.
Le spese per regali e biglietti per gite, musei, gallerie, attività ricreative e sportive sono stimate tra 950 milioni e un miliardo di euro. La domanda di prodotti artigianali di alta qualità e di agroalimentari con riconoscimenti di origine è in crescita. Tra i regali artigianali, i più richiesti sono ceramiche, vetri, gioielli e bigiotteria, tessuti e oggettistica. Per quanto riguarda le attività ricreative, si nota un aumento dell’interesse per esperienze pratiche e manuali, con una crescente tendenza verso il turismo esperienziale.