Ascolta la versione audio dell’articolo3′ di letturaLa pressione per approvare in fretta il disegno di legge Sicurezza è alta, dopo gli scontri di sabato alle manifestazioni di Roma e di Bologna e dopo l’attentato incendiario avvenuto alla caserma dei Carabinieri di Borgo San Lorenzo, nel Mugello. Ma le spinte che consigliano cautela sono altrettanto forti. Ecco perché nella maggioranza una quadra non si è ancora trovata ed è probabile che del dossier si parlerà oggi in Consiglio dei ministri.L’idea di uno scudo penale per gli agentiDopo le parole della premier Giorgia Meloni, che nella conferenza stampa di inizio anno ha proposto un encomio per il maresciallo Luciano Masini, indagato per eccesso di difesa dopo aver ucciso un egiziano che aveva accoltellato quattro persone a Verucchio, dalle interlocuzioni tra Palazzo Chigi e il ministero della Giustizia è emersa l’ipotesi di prevedere uno scudo penale per gli agenti che agiscono nell’esercizio delle loro funzioni: una strada per evitare loro l’iscrizione nel registro degli indagati in caso di atto dovuto e procedere, dopo una prima fase di istruttoria, direttamente all’archiviazione per scongiurare l’eventuale sospensione dal servizio e lo stop allo stipendio.Loading…La competizione tra Lega e FdiResta da comprendere quale sarà il veicolo per la nuova norma: se un decreto legge o un emendamento al Ddl Sicurezza. A parole tutti, nel centrodestra, invocano l’esigenza di varare il disegno di legge in Senato che contiene un corposo pacchetto di misure per rafforzare le tutele per le forze dell’ordine, a cui ieri è arrivata una lettera di gratitudine del capo della Polizia, Vittorio Pisani («La compostezza e l’equilibrio delle vostre condotte è l’esempio concreto della nostra civiltà giuridica e la fermezza delle vostre azioni garantisce la sicurezza pubblica della nostra collettività, assicurando costantemente la tenuta democratica delle istituzioni»). Sotto traccia, però, si consuma la competizione tra la Lega e Fdi. Il Carroccio di Matteo Salvini è ripartito lancia in resta tornando a chiedere un’accelerazione nell’iter del provvedimento e annunciando la presentazione oggi di un’altra proposta di legge per garantire le spese legali gratuite alle forze dell’ordine indagate per atti compiuti durante il servizio.Dal Viminale la linea della fermezza Da Fdi è Chiara Colosimo a sollecitare uno scatto, lo stesso che assicura la sottosegretaria all’Interno Wanda Ferro. In linea con il Viminale, da dove filtra fermezza: «Il disegno di legge Sicurezza per noi è pronto per l’approvazione». «Tutti condividono l’esigenza di arrivare al più presto alla definizione di un quadro normativo che sicuramente porrà anche importanti tutele aggiuntive al lavoro complicato delle forze dell’ordine», ha sottolineato il ministro Matteo Piantedosi, ospite di Francesco Giorgino su Rai 1, senza fornire altri dettagli. Il titolare del Viminale ha respinto le accuse di «postura securitaria esagerata»: introdurre nuovi reati o fattispecie (il Ddl Sicurezza ne prevede oltre venti) «significa dare alle forze di polizia, all’autorità giudiziaria, strumenti in più per perseguire gli obiettivi».Le modifiche chieste dal ColleMa il motivo del rallentamento è semplice: prima di Natale, nel dialogo con il Colle, era emersa la necessità di modifiche al Ddl (in particolare su due norme: la stretta sulle detenute madri e sulla vendita delle Sim ai migranti). Revisioni che un fedelissimo della premier Giorgia Meloni come Giuseppe Donzelli ieri non ha escluso: «Siamo sempre pronti a riflessioni per il bene della nazione». I relato Erika Stefani (Lega) e Marco Lisei (Fdi) restano in attesa: oggi le commissioni Affari costituzionali e Giustizia dovrebbero riprendere il voto degli emendamenti dall’articolo 14, ma è chiaro che senza il pacchetto di ritocchi atteso dall’Esecutivo l’atmosfera è di sospensione.