Nell’Aula della Camera le comunicazioni del ministro della Difesa Guido Crosetto in materia di proroga dell’autorizzazione alla cessione di materiali militari all’Ucraina. Previsto anche il voto sulle risoluzioni, come accaduto ieri in Senato, per una durata complessiva di quattro ore. Tredici i deputati iscritti in discussione generale.
L’Italia raggiugerà la spesa del 5% del Pil per la Nato come vorrebbe Trump? “Non siamo ancora riusciti a raggiungere il 2%…per adesso il nostro obiettivo è il 2%, quello fissato ufficialmente dalla Nato. La prossima riunione della Nato sarà a fine giugno, vedremo se fisseranno un altro obiettivo. Per ora è il 2”, ha detto Crosetto, interpellato dai cronisti in Transatlantico prima delle comunicazioni alla Camera sull’Ucraina.
“Siamo dalla parte del popolo e non dei criminali di guerra. È quello che è successo in Ucraina: siamo dalla parte del popolo e non dei criminali. E questo non vuol dire a che abbiamo dimenticato la nostra amicizia decennale con la Russia”, ha aggiunto Crosetto, nelle comunicazioni alla Camera, riprendendo un passaggio dell’onorevole Chiara Appendino del Movimento Cinque stelle intervenuta poco prima in Aula sul caso della scarcerazione del generale libico Almasri. “Io spero di non usare questo decreto e che non ci sia mai la necessità di dover fare altri pacchetti di aiuti perché tutti noi ci auguriamo che l’Ucraina sia in pace” ha aggiunto. “La posizione del governo italiano – ha detto – è sempre stata chiara e abbiamo lavorato cercando di condizioni per un cessate il fuoco e di aprire un confronto diplomatico per una pace giusta e duratura”.
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