Sì al campo largo ma a patto che nasca da un progetto politico concreto non da un cartello elettorale. Lo ha detto, a Napoli, il leader M5S, Giuseppe Conte. “Vengo da Foggia dove abbiamo costruito un progetto politico che ritengo molto competitivo ed è uno scenario in cui abbiamo coinvolto le forze di opposizione e anche varie forze civiche – ha spiegato- Quando c’è la possibilità di costruire un progetto serio noi siamo fautori, siamo i primi. Però non ci parlate di campo largo come di una formula giornalistica, a noi non interessa. La coalizione deve nascere da un progetto politico concreto, affidabile, responsabile.
“È evidente che non hanno nessuna intenzione di sottoscrivere ed introdurre il salario minimo legale. La cinghia, gli italiani, l’hanno già tirata, sono arrivati all’ultimo buco della cintura, non c’è più da tirare nulla, c’è soltanto un governo che deve assolutamente adoperarsi per risolvere i problemi e fare meno spot pubblicitari”. Lo ha detto il leader M5S, Giuseppe Conte, a Napoli al banchetto per la raccolta firme per il salario minimo ” Abbiamo lanciato questo ‘firma day’ che va a coronare già un processo, è da quest’estate che stiamo raccogliendo le firme per il salario minimo – ha detto – Non ci facciamo prendere in giro da questo governo e dalla melina, dai rimpalli tra il governo e il Cnel di Brunetta. La giusta retribuzione non solo è prevista dalla normativa europea ma anche dalla nostra costituzione. L’articolo 36 dà diritto ad ogni lavoratrice e lavoratore, e sono 3.600.000 i sottopagati, alla giusta retribuzione per sé e per la propria famiglia”.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA