Dopo gli accordi ereditari
raggiunti l’11 settembre dai cinque figli di Silvio Berlusconi,
ora scattano i passi formali per dare esecuzione alle ultime
volontà del Cavaliere e, tra l’altro, fissare definitivamente il
nuovo assetto della Fininvest.
Secondo quanto scrive “Il Corriere dell Sera” in settimana i
fratelli hanno preparato la provvista, sottraendola dal
patrimonio ereditario, per adempiere ai lasciti richiesti dal
padre: 100 milioni a Marta Fascina, 100 al fratello Paolo e 30 a
Marcello Dell’Utri. E in settimana si terranno il cda di
Fininvest e delle holding che la controllano mentre il 30
novembre ci saranno le assemblee straordinarie per le modifiche
degli statuti in base alle intese di settembre.
Sempre secondo il quotidiano, sul fronte Fininvest uno dei
primi dossier “ereditari” potrebbe essere il futuro della
settecentesca Villa Gernetto, proprietà acquistata da Berlusconi
a Gerno, un piccolo paese nel comune brianzolo di Lesmo, che il
fondatore di Forza Italia voleva trasformare nella sede della
università della Libertà, e che è stata negli anni sede di
appuntamenti ed eventi elettorali, conferenze stampa, di
incontri con politici internazionali come nel 2010 quello con
Vladimir Putin o con il primo ministro della Croazia Jadranka
Kosor.
La villa, acquistata 17 anni fa da Morgan Stanley, che a sua
volta l’aveva avuta da UniCredit, fa parte del patrimonio di
Fininvest (a differenza di Arcore e Villa Certosa che sono in
capo a un’immobiliare di famiglia) ed è inserita in bilancio con
un valore di 44,8 milioni. Resta quindi da vedere se sarà
venduta o utilizzata per scopi diversi da quelli
dell’università.
Nella dimora si sono tenuti solo alcuni eventi legati a
Publitalia e al Monza calcio, altro asset che rientra nelle
proprietà di Fininvest.
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